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| Finalmente una giornata di febbrile lavoro al Team DZM. Sandro ha sistemato la frizione che gli ha negato la soddisfazione di fare la gara a Varano. Sul tamburino interno in ergal si era allentata la parte di acciaio che "fa il lavoro sporco" sull'albero del cambio e la frizione girava libera.
Ecco la frizione ultraleggera appena rimontata. Il cestello è in alluminio e su di esso si fissa solo una corona in acciaio con i denti. Il tamburino, come detto, è in ergal, come in lega leggera sono i dischi guarniti della frizione.
E ora il prossimo step per i nostri motori: carburatori Mikuni da 28mm, ma forse anche meno nel futuro.
Da parte mia invece dopo aver finito di chiudere il motore la settimana scorsa, ho terminato di montare l'accensione e con un cablaggio originale PVL usato ho fatto i collegamenti elettrici. L'accensione proviene dal mondo kart, ed è di un 125 monomarcia con frizione centrifuga, batteria, motorino di avviamento con "chiave sul cruscotto"; un groviglio inestricabile che in caso di successo verrà semplificato. Non ho mai capito nulla di impianti elettrici e ho cominciato a fare saldature ai fili con gli stessi colori sperando che fosse sufficiente. Alla fine ho provato a far girare il motore e con grande sorpresa la candela faceva la scintilla! A quel punto con Sandro abbiamo deciso di provare se il motore andava in moto ... Con un allestimento di fortuna il mio motore ha fatto i suoi primi scoppi. Per mesi ho pensato che questo momento sarebbe stato emozionante, invece mi è sembrato quasi scontato che dopo due o tre giri della ruota posteriore sia partito. Qualche sgassata (data solo da Sandro) e la moto è ritornata sul banchetto per il montaggio definitivo. La mano sul gas ce la metterò quando ci sarà anche il contagiri ...
Ecco come era sistemato per il test
L'accensione PVL a rotore interno di piccole dimensioni, garantita fino a 16.000 giri
Il cablaggio con i lunghi fili e i tanti connettori da eliminare. Sembra un impianto da superbike con la telemetria e l'attacco per il computer. Sono invece gli attacchi per gli "accessori" della classe da cui deriva.
E infine il lavoro di Marcello sul serbatoio originale Emot per chiudere il lavoro di modifica che ho fatto per avanzare di qualche centimetro la posizione di guida: la piastra superiore voleva un po' di spazio e l'abbiamo fatto. In aggiunta Marcello ha predisposto gli attacchi per gli elastici, non presenti in origine. Da notare che il lavoro lo ha fatto in condizioni fisiche non ottimali, fra una visita medica e l'altra.
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