sirobg |
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| Stavo vagabondando su internet, quando mi sono imbattuto in questa interessantissima chiaccherata sulla Benelli 2C.
La memoria è subito andata a una quarantina di anni fa quando, poco più che ventenne, sono stato possessore per un paio di anni di una MotoBi 250 2C. La mia era una prima serie cioè con il tamburo e le puntine.
La ricordo come una moto senza mezze misure: o la si amava perdutamente o la si odiva senza mezzi termini.
L'amore derivava dalle sue eccezionali prestazioni: ripresa bruciante, maneggevolezza, rumore di scarico inebriante.
Mi ricordo che la chiamavamo la "Yamaha di Pesaro" ed in effetti andava guidata alla Jarno Saarinen sia nel traffico cittadino (all'epoca abitavo a Roma), che su stada.
Se solo per un attimo ci si dimenticava di scimmiottare il grande Jarno cominciavano i dolori.
Il problema non era tanto la fumosità di scarico, in quanto riguardava chi seguiva la moto, ma piuttosto la facilità con cui si bagnavano le candele. Avevo anche montato due bobine con poco miglioramento, per cui giravo avendo sempre con me un buon numero di candele di scorta.
Tutto questo non mi ha però impedito di farci due bei viaggi estivi; nel '73 in Calabria (1300km) e l'anno dopo in Val d'Aosta e Sardegna (2300km) il tutto con ragazza e bagagli al seguito.
Venduta la moto ho poi avuto una Honda CB500; vi assicuro che, al confronto, mi sembrava ferma !!!!
saluti a tutti
Giuseppe
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Battute a parte , le Benelli hanno un pò di cattiveria innata , in versione racing poi , lasciano il segno . Sono ancora tue ?
