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| Aneddoto preso dal bellissimo sito www.ilcorsarino.ita firma credo Gianni Perrone: STRATAGEMMA – I collaudi dei vari prototipi del 50 Morini furono affidati nientemeno che a Tarquinio Provini, grande pilota del motomondiale degli anni Sessanta, cui fu dato il compito di andare giornalmente da Bologna a Firenze percorrendo la strada del Passo della Futa. A Tarquinio, abituato a ben altre velocità, l’incarico pesava non poco e dopo tre o quattro percorsi mise a punto uno stratagemma; messo il motorino sul cavalletto, ingranava la quarta, fissava il gas alla giusta apertura e andava al bar a giocare a biliardo (Tarquinio è tutt’ora un’ottima <<stecca>>). Visto che l’attacco del contachilometri era posto sulla ruota posteriore, dopo quattro ore lo strumento indicava la giusta distanza percorsa, Provini usciva dal bar e rientrava in fabbrica. Ma il Commendator Alfonso Morini dovette sospettare qualcosa, e chiese a Provini di spedire giornalmente da Firenze una cartolina, con data e firma, sia sua che del concessionario fiorentino. E qui cominciò il duello: Tarquinio corruppe con la promessa di svariati biglietti per i box (più foto autografate) il concessionario toscano, poi gli consegnò un pacco di cartoline già firmate e datate che l’amico imbucò giorno dopo giorno, previa conferma telefonica. Lo stile di Tarquinio al biliardo si affinava, metteva facilmente punti a quattro sponde, mentre il Corsarino, fermo davanti al bar, consumava benzina e motore ma non le gomme! Ma al Commendatore rimase il dubbio e firmò personalmente la cartoline che consegnava giornalmente a Provini; non c’era niente da fare. Ma il fato fu amico al nostro campione: Morini dovette assentarsi per andare all’estero, fu perciò costretto a consegnare un pacco di cartoline già firmate al portiere della fabbrica con l’impegno di consegnarne una al giorno al grande collaudatore. Per Provini fu facile…
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