CITAZIONE (sergios @ 14/1/2014, 02:53)
Ciao a tutti,
non ho ancora potuto provare a cercare qualche foto, cmq vorrei dirvi una particolarità che aveva il mio Archimede.
Pur avendo 3 marce a mano, aveva anche i pedali... per utilizzare il freno posteriore c'era una leva messa al contrario che, tenendo la punta della scarpa sul pedale, veniva azionata dal tacco, ruotando il pedale all'indietro ... ahahahh mi sa che il mio era davvero unico. forse era fatto così per il mercato francese, che imponeva a tutti i 50cc di avere i pedali, anche quelli a forma di moto classica.
io cmq ressi poco tempo, perchè dopo un pò levai i pedali e adattai delle pedane da moto, e in più misi una sella lunga... certo che la messa in moto, a quel punto, era solo a spinta.
Ciao,
la soluzione del pedale del freno con il tacco, non era una prerogativa del pur originale ,stilisticamente parlando, Archimede.
Era la soluzione tecnica adottata su quasi tutti i 50 cc con cambio a manopola ( non su Motom e Bianchi SuperAquilotto per esempio), prodotti prima dell'agosto 1959, e venne coservata anche dopo per diversi anni su alcuni modelli. .
Infatti, le disposizioni di legge precedenti a quella data, imponevano per i motorini di avere obbligatoriamente i pedali ciclistici,
perchè erano classificati come "velocipedi con motore ausiliario", anche se ormai della bicicletta avevano come parentela la sola presenza di due ruote!
Quando con l'introduzione del NCdS del 1959, fu abolito l'obbligo dei pedali cicilstici ,
molte ditte, per alcuni modelli, continuarono a utilizzare questa soluzione,
anche perchè in molti paesi dove esportavano i loro 50 cc , come Francia, Germania, Olanda, vigevano disposizioni che richiedevano ancora l'obbligo dei pedali da biccletta.
