Tomosovci, i ragazzi della Tomos

Leggendo il libro "Tomos" di Janez Peter Grom, opera monumentale, devo dire che è difficile sottrarsi al fascino di questo 50ini gp, se non altro per studiare la evoluzione di questo motore nel quale è facilissimo riconoscersi.
Riconoscersi?
Certo un motore così semplice che ostinatamente non si vuole modificare radicalmente e che solo quando..non se ne poteva piu' è stato stravolto, devo dire dire che mi fa' ritornare ragazzo, quando devi fare le cose con quello che hai e niente altro.Sono diventato un tomosovci, un ragazzo della Tomos, che volete farci.
Inizialmente volevo semplicemente rispondere all'amico Tormo nella discussione avviata da ennedue sull'argomento Tomos gp,ma questi non c'è piu nel nostro forum', mi dispiace.
Attorno a questi microbolidi si sono sviluppati i cosidetti replicatori,io li chiamerei angeli custodi, si parte dal telaio, per arrivare al motore, e questo per i diversi modelli prodotti dalla casa di Capodistria.
Sentendo in moto queste repliche che girano a 16000 giri non mi rimane altro che sognare!!.

Ogni motore che ha fatto epoca, ha i suoi estimatori/cultori.

Un'esempio eclatante è ciò che fanno i Nordici intorno al mitico motore del Kreidler Floret. Riveduto e corretto in tutte le salse, tant'è che ora, a distanza di tanti anni, non si sa più qual è un progetto Van Veen da una replica odierna riveduta e corretta sfruttando l'evoluzione tecnica.

Per quanto riguarda la Tomos, Marca che ha fatto vedere i " sorci verdi " a Marche più blasonate, è poco diffusa a causa della 2 cortina di ferro " che ha ostacolato lo scambio di tecnologia ed informazioni, ma quando è stata in pista, è stata sempre tra le protagoniste nelle piccola cilindrata del Circus.

Malanca70.

P.S: prosegui questa discussione, con qualche foto e qualche aneddoto.

Gilberto Parlotti, ha vinto il Campionato Italiano con il Tomos D6S nel 69 e nel 70 se non ricordo male.

Partiamo per il tour dell'est , andiamo a vistare un amico di alluminio.
Visitiamo il sito:tomos01-Okriders.net
Possiamo tranquillamente andare di persona a vedere cosa ricostruiscono, e devo dire con competenza.
Parlando di Tomos bisogna ricordare che anche il nostro Ringhini collaboro' con questa casa , e lo stesso J.Thiel chiese di poter lavorare (senza ricevere risposta)

Questa Tomos GP71 è la mia preferita, doveva essere l'arma totale per Parlotti, ma ...

Parlotti a Imola a pochi minuti dalla partenza, alle sue spalle i tecnici Tomos
stanno rimediando ad uno sgonfiamento della ruota posteriore della N°18

Che bella foto,erano veramente originali questi 50ini, Parlotti e Rinaudo zittirono con i risultati i ridolini che i super esperti fecero alla vista di questa bella moto, poi però in Italia ne arrivarono 6-7,tenute originali o NCR come non ricordare Bianchi,Orsenigo,Giuliano,Cicognani,Casadei,Trondoli e Roberto Zucchini.
Altra confusione che si fa' di frequente quando si parla delle moto Sever, proviamo a spiegare.
La Tomos si ritira, siamo nei primi anni 80 e gran parte del materiale viene prelevato da Vilko Sever e da Zdravko Matulja.
Sever cambia i motori Tomos con i Kreidler che trova piu' performanti, poi finita l'era dei 50cc con l'avvento della cilindrata 80cc diventa costruttore in toto costruendosi motori e telai ,questi evoluzione dei Tomos , si parla di una ventina di moto e anche di un telaio non esente da problemi.
Zdravko Matulja invece arriva a diventare campione europeo negli anni successivi proprio con la Tomos.

Avevo pensato di non mettere questa foto poi ho notato in terra la pompa da bicicletta
che i meccanici Tomos avevano portato per rimediare lo sgonfiamento della ruota.


La Tomos N°18 qui a Imola era del tecnico-pilota Bernetick (cognome a memoria)

50/17 lascia perdere i rimpianti,guardiamo avanti, spiega piuttosto come andava questo motore e quali interventi erano stati fatti, così per avere una idea, magari confrontandola con quello che si vede oggi in pista, come lo vedresti?.


L'albero motore risulta solido , che ne dite.