50iniepoca - Forum dei 50 cc d'epoca

Commenti alla "Guida sulla Ciclistica", Scriveteli qui ...

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binassi piero
view post Posted on 22/12/2014, 23:40




CITAZIONE (50/17 @ 22/12/2014, 09:40) 
Io invece,me ne starò a letto...sono stanco! -_-


Come fai a sapere che sarai stanco?
 
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view post Posted on 1/1/2015, 17:25
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NonMollo

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Di seguito ci sono i commenti, le richieste di chiarimento e tutto ciò che richiede una ulteriore discussione su quello che viene descritto nella discussione "madre".
Grazie per l'attenzione,
Maurizio
 
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view post Posted on 2/1/2015, 08:57
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passo 1270, inclinazione 23 e offset 45 danno luogo ad un rapporto tra le avancorse normali intorno al 5,5% e quindi ad una moto da corsa molto maneggevole, quasi al limite della stabiltà. Generalmente le moto sportive si muovono intorno a valori del 6-7%, mentre le moto da corsa intorno ai 6% e pensavo che questi rapporti venissero confermati anche per i bassotti, invece evidentemente si predilige maggior manegevolezza a scapito della stabilità, viste probabilmente le velocità massime contenute.
E' vero anche che per fare un analisi più approfondita bisognerebbe valutare il rapporto ponderale ovvero tenendo conto anche della distribuzione dei pesi.
Daniele
 
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view post Posted on 2/1/2015, 10:53
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Maurizio ha indicato le misure del mio DZM con l'offset forcelle del suo. Calcola invece 32,5 mm.
A.
 
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view post Posted on 2/1/2015, 13:25
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NonMollo

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Vero, correggo.
M.
 
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binassi piero
view post Posted on 2/1/2015, 13:26





Ok è la Moto3 della Honda ma un'occhiata questo disegno se lo merita?
 
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view post Posted on 2/1/2015, 13:32
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CITAZIONE (binassi piero @ 2/1/2015, 13:26) 
(IMG:http://i60.tinypic.com/2cz6eth.jpg)
Ok è la Moto3 della Honda ma un'occhiata questo disegno se lo merita?

Non fare casino, Piero :angry: ... ;) .
E' interessante di certo, ma abbiamo detto che i 50ini degli anni '70 sono un mondo a parte e non si possono fare paragoni.
M.

Edited by Silvestro53 - 30/1/2015, 11:30
 
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view post Posted on 2/1/2015, 20:36
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CITAZIONE (RC 116 @ 2/1/2015, 10:53) 
Maurizio ha indicato le misure del mio DZM con l'offset forcelle del suo. Calcola invece 32,5 mm.
A.

Ciao Alessandro,
con 32,5 viene un valore di 6,5%, che dovrebbe essere un valore di una moto tendenzialmente stabile a scapito della manegevolezza. probabilmente sei arrivato a questo valore di offset dopo vari tentativi, puoi confermare quello che dice la teoria?
A questo punto, per essere completo, dico anche che un offset di 40mm darebbe un valore del 6%.
Questa trattazione è in realtà semplificata tenendo presente che la ripartizione dei pesi è pressochè equa sui due assi.
Sarebbe più giusto far riferimento ad un rapporto ponderato delle avancorse normali, ovvero pesando le avancorse con i relativi pesi.
Tenendo presente che i 50ini d'epoca sono lontani da una distribuzione equa sulle due ruote e gravano maggiormente sul posteriore, per recuperare abbiamo bisogno di un'avancorsa anteriore maggiore per ottenere un valore teoricamente buono del 6% ,ovvero in base a queste considerazioni, un valore del rapporto delle avancorse normali (non ponderato) di 6,5 potrebbe essere buono.
Potrei essere più preciso avendo a disposizione la distribuzione dei pesi comprensivo di pilota.
Daniele
 
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view post Posted on 3/1/2015, 00:46
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Sì, Daniele. Arriveremo anche alla distribuzione dei pesi; non avere fretta. Prima finiamo di mettere tutte le quote, sulla base della pratica, dell'esperienza diretta di alcuni di noi, attuale e "remota", e di quello che è stato fatto nel passato.
Giusto per un'ultima chiacchiera sull'argomento, sul mio 50ino ho una inclinazione di 22,5° e un avanzamento di ben 55mm. Avancorsa ridottissima, quindi, ma si fa guidare con molto "gusto". Forse perché col "culo di piombo" che mi ritrovo si è creata una situazione favorevole. E' vero anche che la scorsa estate sono caduto a centro curva con l'avantreno che ha ceduto di schianto senza alcun preavviso.
Marcello Capponi, a cui ho ceduto il mio DZM a Latina per l'ultima garetta della stagione, lo ha trovato molto buono, ma ha accusato un leggero scivolamento in curva, dando però la colpa alle gomme; lui è molto più leggero e più basso di me e il comportamento è sicuramente cambiato, non avendo fatto nessuna regolazione.
Attualmente, sempre pensando a quella maledetta caduta (mi sono poli-fratturato), sto rivedendo proprio l'avantreno, alzandolo di 1/1,5cm facendo scorrere le forcelle nelle piastre; successivamente monterò delle piastre (quasi finite) con circa 35mm di avanzamento, per riportare l'avancorsa a valori più consueti. Ne riparleremo ...
Maurizio

Edited by Silvestro53 - 30/1/2015, 11:33
 
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view post Posted on 3/1/2015, 09:47
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Certo Maurizio, come saprai, commentare i singoli parametri di una moto ha poco senzo.
In un layout di tipo convenzionale ed in particolare con una forcella telescopica, i parametri fondamentali che descrivono una moto sono funzioni di altri parametri fondamentali, quindi per avere un quadro chiaro bisogna avere tutte le informazioni.
E' anche evidente che con la moto così strutturata si possono raggiungere dei valori ottimi per i singolo parametro solo a scapito di tutti gli altri parametri, ovvero nella soluzione ottimale si avrà sempre un compromesso di tutti i parametri, prediligendo l'uno o l'altro fattore in base alle condizioni al contorno.

A tal proposito vorrei spezzare una lancia rispetto ai tecnici del passato.
Le moto moderne si differenziano molto da quelle dell'epoca, ma questo non significa che all'epoca non sapessero progettare le moto, ma dovevano adattarsi a quello che avevano all'epoca.
Le condizioni delle piste sono diverse e la tecnologia a loro disposizione è andata avanti.
Inanzitutto gli pneumatici che hanno un grip superiore, i tracciati che sono decisamente più tortuosi con curve a medio raggio, freni e sospensioni più performanti, motori più gestibili e meno irruenti hanno concesso di ottenere dei benefici, senza parlare dei software a disposizione.
Sono sicuro che se le condizioni fossero quelle dell'epoca, con tracciati, freni, sospensioni e gomme dell'epoca, il layout della moto rimarrebbe pressochè invaraiato a quello dell'epoca.
Ci tenevo a precisare questa cosa in quanto in questa discussione si vuole ottimizzare la ciclistica, ovvero, si potrebbe pensare che all'epoca i tecnici non sapessero fare bene le moto. No, quello che si fa è adattare le ciclistiche dell'epoca alle nuove condizioni. I tecnici dell'epoca avrebbero percorso la stessa strada.
Daniele
 
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view post Posted on 3/1/2015, 17:18
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NonMollo

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Nulla da dire Daniele, ma, ripeto, qui stiamo parlando solo di 50ini, e quelli sono "morti" nell'83. Con le loro gomme, i loro telai e le loro sospensioni che non hanno più avuto sviluppo. Solo i freni (a disco) sono più o meno gli stessi.
Ho anche anticipato che le quote che andremo a vedere nella discussione sono state "modernizzate", sia da EMOT, che ha fatto il telaio, sia da Sandro che lo ha messo a punto per le nostre esigenze (piste senza curvoni da "pelo", tracciati con molte chicane e kartodromi).
M.
 
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view post Posted on 5/1/2015, 13:14
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Il libro di Fazi è un bel libro, l'ho letto con attenzione l'anno scorso, la lettura è scorrevole e di facile comprensione, ci sono formule ma sono estremamente facili e quel che più conta le basi per capire cosa avviene durante la guida di una moto ci sono tutte ;)

.... se posso permettermi di dare un giudizio, dal titolo del libro io mi aspettavo una guida che ti assiste nella costruzione di un telaio, invece ci si sofferma capitolo per capitolo a spiegare prima la teoria .... poi si parla dei processi decisionali che avvengono nelle case motociclistiche, gli studi che fanno per contenere i costi fornendo all'utente finale un prodotto dalla "durata" conforme all'utilizzo che loro "prevedono" ecc ecc ecc e ci Apre un pò gli occhi ;)

.... ci sono poi cenni storici bellissimi (anche solo per quelli varrebbe la pena di leggerlo) .... ;)
come già detto personalmente avrei preferito più una Guida Pratica senza accenni alla produzione Industriale ma Fazi ha cnq fatto un Ottimo lavoro lo Consiglio perchè fà Capire tante cose ! .... e chissà che se viene a cena con Voi a Pesaro non riusciate a convincerlo a scriverne un Altro !! :D :D
 
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view post Posted on 6/1/2015, 10:57
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Ciao Antonio, anch'io ho letto il libro, premetto che non conosco personalmente l'Ing. Fazi e inizialmente ero della tua stessa opinione, ma poi riflettendoci ho cambiato idea.
Il suo libro è rivolto ad un pubblico vasto che copre tutti gli appassionati di moto e chi si aspetta di trovare un vademecum per progettare una moto trova all'apparenza poco, ma in realtà non è così.
Fazi affronta nel suo libro tutti gli aspetti che bisogna tener presente nella progettazione di una moto, chiaramente non può essere esaustivo per motivi vari tra i quali quelli di dover essere sufficientemente breve per poter stare il tutto in un solo libro.
Considera inoltre che la progettazione di un telaio generalmente è affidata ad un ingegnere che ha studiato tanti anni, letto tanti mattoni oltre al bagaglio culturale acquisito con l'esperienza e nel suo lavoro tiene presente tutte le nozioni acquisite che per forza di cosa non può riportarle tutte, però è lodevole come sia stato in grado di fare un sunto di tutto ciò e renderlo disponibile a tutti in maniera sufficientemente chiara.
Sembrerebbe in prima analisi che il libro non porti a nulla e chi cerca quote e dimensioni non rimane soddisfatto, ma se ci sofferma ci si rende conto che non potrebbe essere altrimenti.
Dal punto di vista delle quote ciclistiche, lui fornisce una serie di considerazioni che sono alla base della definizione delle stesse, però come dicevo in un altro post, non ti può dare i valori numerici del telaio perfetto perchè questo in realtà non esiste.
Per esempio, nel post di Rc116 si evince che un offset perfetto di una piastra di sterzo non esiste e che una misura invece che un'altra predilige fondamentalmente (ma non solo) la manegevolezza invece della stabilità.
Tutte le quote sono frutto di un compromesso ed il progettista in base al tipo di moto che vuole realizzare fa le dovute scelte.
Per quanto riguarda il dimensionamento, ovvero la scelta dei materiali e le dimensioni da usare per la costruzioni del telaio, il discorso è più complesso, ma nulla è lasciato al caso, cominciando dalla scelta dei materiali e le tecnologie a disposizione. Il dimensionamento di un telaio è spesso condizionato dall'esperienza e raramente si calcola un telaio in base ai carichi che deve sopportare, tranne in casi particolarmente spinti come le moto da corsa e le verifiche imposte per progetto. Il telaio viene dimensionato di solito in base alla rigidezza che si vuole ottenere e in questi casi normalmente la resistenza è garantita. In entrambi i casi il bagaglio culturale può fare la differenza e purtroppo nessuno ci può essere d'aiuto se non noi stessi con ore di dedizione. Anche in questo caso a mio avviso Fazi è stato sufficientemente esaustivo.
Adesso bisogna chiedersi chi acquista questo libro. A mio avviso possono acquistarlo tutti coloro che hanno a che fare con le moto. Chi vuole costruirsi un telaio senza le pretese di dover affrontare un mondiale ha a disposizione una buona base per fare tutte le dovute considerazioni del caso. Al professionista che generalmente vuole ottenere qualcosa di più performante, il libro fornisce tutti i principi da tener presente e che in prima analisi potrebbero essergli sfuggiti. Infine, per il motocliclista il libro risulta di facille lettura e fornisce degli spunti di riflessione sul comportamento della moto e offre delle considerazioni che risultano molto utili nella personalizzazione della propria moto. Ne consiglio la lettura a tutti gli utenti del forum.
Daniele
 
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view post Posted on 6/1/2015, 11:20
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Benelli 5V...perchè dici "con VOI" a Pesaro...??? Per te il programma non è abbastanza interessante per unirti alla compagnìa...?
E' vero che non ci saranno 300 posti ma non si tratta di un evento privato/blindato...! ;)
Vedi tu....
 
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view post Posted on 6/1/2015, 22:43
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Benelli Per Sempre ....

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Grazie 50/17 Apprezzo l'invito ed il programma mi interessa eccome, ma io mi limito a "bazzicare" tra le periferie del forum, non sono un ex pilota ne ho a che fare con i motori in alcun modo, ho solo questa Piccola passione da sempre .... vedrò cosa riesco a fare Grazie Cnq ;) ;) ^_^

Ciao Daniele, si hai ragione il libro è fatto bene e concerne per la funzione a cui è destinato e con 130 pagine circa e i concetti trattati di più non si poteva fare, far capire il concetto per poi passare subito a metterlo in pratica sarebbe forse troppo .... ma confidiamo (confido) in un Sequel :P .... Già avere delle grandezze di riferimento di un telaio e sapere Come si muovono, le relazioni tra loro, cosa succede quando ci si muove in sella ..... cosa è Direttamente / Inversamente proporzionale a cosa, le influenze che hanno dove è una Grande cosa anzi ... è tutto ;)

avere delle quote e delle cose prefissate mai, sarebbe ridicolo perchè tanto varrebbe copiare senza sapere cosa si stà facendo e Non progettare ;)
... però quello che avrei voluto leggere io (per Gusto personale intendo) è partire da un progetto (da una tipologia di telaio), svilupparlo a seconda del pilota che dovrebbe salirci su, misurando gli arti ..... il Suo peso, poi iniziare a spostare i pesi e le masse del mezzo (il motore es), parallelamente sviluppare interassi e avancorse in linea con i percorsi che il mezzo deve affrontare , poi iniziare a rimettere insieme il tutto ed affinare le seconde grandezze in relazione delle prime per poter avere su carta un progetto valido da cui iniziare a costruire ..... poi perchè no anche delle note su come fare una dima, dove il telaio và tenuto, come è perchè ecc ecc ;) ;)


.... magari delle quote si ma in linea di massima, tipo per un telaio da strada-tipologia bassotto (es)Da - A .... inclinazione Da - A , strada-tipologia turismo interasse Da -A ecc



... Non sò se mi sono fatto capire perchè a volte sbaglio a scrivere, e non riesco a far capire quello che voglio dire :P
 
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79 replies since 21/12/2014, 08:00   2270 views
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