Lo spartiacque dovrebbe essere il Nuovo Codice della Strada del 1959 che, per la prima volta, disciplinò i ciclomotori, con le note agevolazioni (guida a 14 anni, senza targa, patente e assicurazione) e le note restrizioni: potenza max 1,5 CV, velocità max in pianura 40 km/h, peso del motore inferiore a 16 kg, nulla si diceva su carburatori, marmitte, rapporti ecc., far rientrare i prodotti in quel range era affare delle case. C'è da dire anche che per i ciclomotori non esisteva un vero libretto, con tutti i dati riportati (alesaggio, corsa, massa, numero di marce, misura ruote ecc.), ma solo un "certificato di conformità" di quell'esemplare al prototipo presentato dalla ditta all'omologazione. Quindi il 50ino doveva uscire dalla fabbrica a norma, poi se il concessionario o l'utente lo modificavano erano problemi loro.
La norma restò inapplicata per anni e fino al 68-69 alcuni motorini uscivano di fabbrica coi carburatori grossi, tipo Guzzi Dingo, sfruttando l'omologazione precedente. Altre case offrivano la versione export, mettendosi al sicuro: in caso di guai, la colpa era del concessionario che le aveva vendute in patria e non all'estero. Ma i guai veri li passava sempre e soltanto l'acquirente.
Poi le forze di polizia si fecero più attente, per il semplice fatto che coi 50 truccati e senza targa si facevano scippi e rapine! E anche incidenti, con fuga. Da qui valanghe di sequestri e le famose aste, si favoleggiava di moto splendide a 4 soldi, in realtà erano tutti rottami arrugginiti, proprio perchè lasciati alle intemperie per anni, il tempo necessario a esaurire i processi (girare col 50 truccato era roba penale, alterazione di ciclomotore trasformato in MOTOCICLO e art. 80, guida senza patente, bisognava prendersi un avvocato).
Così un'intera generazione è cresciuta coi 14/12 immediatamente taroccati, il primo step era cambiare il collettore con quello, identico di fuori, ma largo dentro, cosa che già raddoppiava il misero cavallo e mezzo, poi si faceva allargare tutto il carburatore, portandolo a 15/15 e guadagnando un altro cavallino, quindi l'espansione, che senza silenziatore avrebbe portato un altro mezzo cavallo, ma col silenziatore rendeva esattamente come la marmitta originale. Dopo un anno di "vorrei ma non posso" col Minarelli conciato così, sul gilerino montai testata 7Hp, dell'Orto 22 ed espansione vuota, il mio meccanico diceva che 8 CV alla ruota li aveva di sicuro... infatti se provavo ad aprire in 1^ mi ribaltavo e spesso rompevo la catena! Coi rapporti di serie e col tachimetro di un'Honda 350 affiancata arrivai a vedere i 110! Dopo 6 mesi sbiellò...