Posts written by FIFTYMANIA

Fierissimo 😊😊

Sono arrivato più volte alla quarta, meno male che il più delle volte si fa retromarcia 😊😊

Aspetta... Chi è?

Sembra john travolta appena uscito da grease 😊😊😊

È molto bello, la sigla sul telaio è la stessa del modello con forcella e gomma tradizionale o cambia ? I filetti li hai rifatti su disegno originale? Perché il mio non ha quei triangoli nella parte bassa del telaio, non tutti...

Ritorno sull'argomento, se stiamo parlando della stessa persona, si tratta di un certo sig. Eugenio M., che cita per il reperimento della documentazione i signori Tiziano C. e Enrico R.
rettifico, la frase relativa alla "discreta diffusione" non l'ho trovata e quindi presumo di dover fare la revisione del mio cervello... Però aggiungo che l'Archimede si dice sia stato prodotto a partire dal 1967 in versione mono, 3 e 4 rapporti, quindi ce ne sarebbero almeno tre esemplari

L'esistenza delle versioni 3 e 4 marce normalmente era dovuta al fatto che il 4 marce era destinato a chi preferiva il cambio a pedale, il 3 marce per gli amanti del cambio a manopola... Quindi il nostro amico potrebbe avere avuto la versione a manopola.

Mi scuso per l'errore, prometto che non lo faccio più

Per quanto riguarda i collezionisti di tuboni, eccone uno, che sono io. In effetti confermo, chi si dedica assiduamente ai tuboni, pur apprezzando anche altri generi di moto e ciclomotori (a me piacciono tutti, fino alle maximoto) deve dare una dimensione alla sua collezione. Pensiamo che i modelli di tuboni, per quanto tutti molto simili tra loro, sono davvero moltissimi. Quindi o si da un limite alla collezione (una particolare marca, o quello che si aveva da ragazzini...) oppure si sconfina e non bastano i soldi, lo spazio ecc. Ciononostante non è facile sapere tutto sui tuboni, in quanto la documentazione sta a zero, nessuno se ne è mai occupato, e il fenomeno è economicamente troppo poco importante per attirare l'attenzione degli storici. Quindi ci si arrangia.

Personalmente ho conosciuto il modello Archimede vedendolo su un forum, prima non ne avevo mai vista nemmeno una foto. Ma non mi stupisco. Mi è capitato prima con alcuni modelli di tubone, e penso succederà ancora in futuro. Oggi sono ancora concentrato suil reperimento dei motorini, poi passerò alla fase del ripristino di quelli malconci e al recupero dei pezzi mancanti, non riuscirò mai a dedicarmi alla parte storica, spero lo faccia qualcuno per me.

E la frequentazione dei forum, anche in mezzo a volte a pochi mitomani, sparapalle e peggio, mi consente di imparare quel poco che so da chi ne sa più di me. Se poi esistono anche forum con persone normali, tantomeglio, ma penso che da quelli verrei bannato velocemente, io per primo non sono normale

ci tengo a precisare... non ho fatto una citazione letterale di quanto scritto nell'articolo perchè non ho il giornale davanti. Mi ricordo che esprimeva un concetto di quel genere ma il termine "discreta diffusione" o simili lo posso confermare domani aprendo il giornale di cui parlavo...

Sapessi quante fesserie scrivo io sui forum

Hai ragione... vedremo, se capita di vedere un Archimede in vendita spero di trovarlo io a prezzo abbordabile, comunque, è un modello molto particolare che ben si inserisce a mio parere nella mia collezione di tuboni

Si trattava di un articolo della rivista del settore Epocauto. L'ho citato nella discussione che riguarda proprio quel modello, se la ritrovo vedo di che numero si trattava e chi è l'autore. Io nel 68 (quando si produceva l'Archimede) non ero ancora nato, e dalle mie parti certe marche non erano assolutamente in commercio. Ribadisco di non averne mai visti altri nemmeno su internet, quindi lo reputo fino a prova contraria un modello poco diffuso. A meno che non siano stati tutti rottamati, ma è statisticamente improbabile. Ad esempio un modello di tubone che reputo poco diffuso è l'UFO X1, ma navigando su internet (ultimamente anche in modo poco assiduo), oltre al mio ne ho visti solo altri due, di cui uno completo e uno allo stato di relitto (telaio nuod e senza documenti). L'Archimede nemmeno quelli...

... ecco si tratta del numero 12/2013 di EpocAuto, che ha fatto un servizio specifico su questa marca... Non ci sono foto, ma dalla sescrizione non si può sbagliare, e dice che esisteva in versione 3 e 4 marce, quindi se non è una informazione campata per aria possiamo dire che è presumibile ne abbiano prodotti almeno due, eheheh

in effetti non ne ho mai visti altri, oltre a quello giallo visto sul forum... Però mi sembra di aver letto un articolo su un giornale che parlava di "discreta diffusione"...

... che quando si sgranava buttavi via tutto il motorino

I tuboni sono prevalentemente con telaio a sezione tonda. Le uniche variazioni che si ricordano sono quelle della sezione ovale dei Peripoli Oxford dalla seconda metà degli anni 80 in avanti, ripresa da alcuni assemblatori che compravano gli stessi telai e li riallestivano ( una piccola serie di Ancillotti più di cui ho notizia ma non ne ho mai visto uno, chi lo avvistasse è pregato di farmelo sapere perchè mi manca ), i Gringo e i Lem Formula, l'Aprilia Filo.

Esempio diverso è il telaio a sezione quadrata ( o rettangolare ) del FBM Archimede del 1968. In questo caso non fu una vera e propria variazione sul tema, ma si trattò di un progetto parallelo a quello del tubone a sezione tonda, che successivamente non ebbe alcun seguito. Questo, per caratteristiche e proporzioni lo accomuno ai tuboni tradizionali. Ma è una mia "simpatia"... il Lem Bicimoto non lo classifico da nessuna parte, era solo una bici col motore, un tempo molti le producevano, ma ben pochi li vendevano

sono entrambi molto belli, soprattutto il secondo che non avevo mai visto.

Chiaramente il termine tubone non si trova sul vocabolario, quindi ognuno può interpretarlo. In effetti il serbatoio è ricavato nel telaio, non ci piove. Anche sul Lem Bicimoto è così...

Normalmente per tuboni io intendo quelli (più o meno tutti uguali) costriuti tra la fine degli anni 60 e i primi anni 90 (College, Fifty, Califfoni, Cicloni e chi più ne ha più ne metta), che oltre ad avere il serbatoio interno al telaio avevano anche ben precise caratteristiche estetiche, che non ravviso nei modelli sopra esposti. Ecco i tuboni sono quelli, almeno secondo l'interpretazione più diffusa.

Quindi anche per me i due ciclomotori mostrati sopra sono ben altra cosa. Ma come dicevo... l'unica cosa su cui siamo tutti d'accordo è che sono davvero belli, vero ?

aggiungo una nota... il numero 12/2013 del giornale EpocAuto in un servizio dedicato alla MFB Telaimotor cita (senza documentazione fotografica) un tubone di questa marca con "telaio in tubo a sezione quadra" costruito alla fine degli anni 60, chiamandolo Archimede. Forse quindi è questo il nome commerciale di questo bellissimo motorino, che esisteva a quanto scritto nel suddetto servizio nelle varianti monomarcia, 3 e 4 marce.

Li adoro al pepe

Però a parte tutto ci sono degli apparecchi apposta per farli precisi ma ci vuole pratica, se no il vecchio sistema a pennello disegnandoli prima con lo scotch da carrozziere... il tutto direi prima del lucido.

In alternativa qualcuno li fa nuovi in decal o adesivi, ma non so se ci sono specifici sul tuo modello... Comunque molto bello

anche io direi prima metà degli anni 70, sembra tutto originale, i parafanghi non mi mettono forti dubbi, in ogni caso sono dell'epoca, poi se si trovano delle foto vedremo.
Comunque è una motorizzazione tipica dell'epoca, per chi vedeva il tubone come un veicolo pratico e non sportivo, e quindi apprezzava il cambio sul manubrio. A me personalmente non dice molto, preferisco il cambio in basso, ma apprezzo l'originalità del tuo modello e lo terrei così anche io.
Esistevano modelli con la stessa conformazione anche di altre marche, ricordo con certezza il Cimatti 86 con motore uguale al tuo in alternativa al minarelli 4 marce con cambio a pedale, ma di certo ce n'erano altri

futurista si, per quei tempi, l'esempio poi non fu copiato da nessuno e questo lo rende originale e interessante.

Sul modello unico io dico spesso che lo è finchè non se ne trova un altro. Quindi per ora mi piace considerarlo così, salvo poi essere smentito da qualche successivo ritrovamento, che in ogni caso non ne sminuirà l'importanza, vuoi per la rarità, vuoi per le dimostrazioni di affetto da parte del suo proprietario