Ciao, visto il periodo particolare... posto questa discussione in parallelo a quella che ho postato su di Fantichistisettanta per avere qualche spunto e per rilassarci un poco...
Premessa
E' il 1983 ho quindici anni e frequento la seconda superiore.
Inutile dire che i social e tutto il connesso erano ben lungi dal essere concepiti, e quindi l'amore di noi ragazzini erano le moto.
Per noi quindicenni dell'epoca la prima metà degli anni ottanta fu un periodo importante motociclisticamente parlando, perchè stavano iniziando grandi cambiamenti....
Le moto da regolarità che erano in voga da un decennio avevano raggiunto un evoluzione importante... e sia i costi che la gestione di queste moto era alla portata di pochi quattordicenni.
Si impose la Vespa, pulita comoda capace di trasportare un eventuale ragazzina e se ben messa anche veloce.
Poi c'era la categoria dei motorini, tipo il Ciao monomarcia o per i più fortunati Il Garelli Gulp o Vip che dir si voglia.
I cinquantini stradali erano sull'orlo dell'estinzione e la fantic aveva ancora in listino la serie GT con il Super six 220 o nella più povera versiona a quattro marce.
Ma le cose erano destinate a cambiare.
Con la presentazione nel 1982 al motor show di Bologna del 125 Strada raffreddato a liquido
La fantic si mette in evidenza nel nascente settore delle stradali da strada.
La moto è bella, ben proporzionata e con il suo colore rosso e la linea slancia conquita una certa popolarità tra i sedicenni.
La cosa si ripercuote anche nel mondo dei cinquantini e vengono proposti ciclomotore che hanno caratteristiche molto vicine a quelle delle sorelle di cilindrata maggiore.
E' il caso del Fantic FM 240 strada 50
Nel mese di settembre 83 inizio la scuola e Battista un nostro compagno annuncia trionfalmente:
Mio papà mi ha reglato il Fantic 50 strada!!!
Inutile dire come ci sentivamo motociclisticamente....visto che avevamo la maggioranza il monomarcia... chi come me un tre marce a mano
e chi con la vespa 75 quattro marce.....
Il Fantic aveva sei marce, il contagiri, le frecce e togliendo i blocchi volava più di qualunque vespa 75
Oggi a distanza di qualche anno sono riuscito ad averlo anch'io!
Eccolo appena portato a casa, nella vista laterale.
Completa e originale con il famoso portapacchi sopra la sella.
le frecce sono il punto debole in quanto la plastica dei braccetti si è letteralmente sbriciolata.
Il motore è il classico Minarelli P6 con il cambio a sei rapporti
Davanti montava i cerchi da 18 pollici Grimeca abbinati ad un freno a disco meccanico.
La forcella è di produzione Fantic Motor e Il fodero ha il marchio Fantic come sulle regolarità.
Purtroppo i paraoli sono scoppiati da rifare, e l'olio è finito sul disco....
la vista dal lato destro dove salta all'occhio il silenziatore Lafranconi e la leggerezza dei bei cerchi in lega.
Il motore è bello e originale, con il suo 14/12 d'ordinanza, da notare che il filtro dell'aria è lo stesso del trial 50.
Un altro appunto va all'impianto elettrico, con le frecce, la luce di stop e una strumentazione degna di una 125.
Dietro ci sono una coppia di ammortizzatori Paioli regolabili.
Icerchi in lega erano su specifiche fantic e come tali rigorosamente marchiati Fantic Motor
La caratteristica mascherina con la piccola palpebra e il grosso faro.
La vista posteriore con il parafango /portatarga con il simbolo della seconda generazione della Fantic anni 80
Per finire il ponte di comando con i comandi Cev e il cruscotto che comprende contagiri, tachimetro contakm, spie fari, frecce e spia del folle.
Ultima chicca il tappo del serbatoio ha come i nostri Mik il misurino per la miscela accessorio oggi ormai introvabile e quasi inimmaginabile dai nostri ragazzi.