CITAZIONE (ennedue @ 17/12/2009, 10:59)
Ciao Giuseppe, grazie del filmato e del racconto, un bel pezzo di storia.
Ci sono alcune cose che mi incuriosiscono, approfitto della tua disponibilità per qualche domanda..
Ad esempio non sono riuscito a capire come è fatto il telaio nella parte anteriore.. il motore è appeso, oppure c'è una culla chiusa che non vedo, è appoggiato su una "mensola" o in che altro modo è fissato?
Altra cosa: quei bellissimi contagiri sono sensibili alle vibrazioni? Oltre i silent-block e la gomma, ci sono dei modi particolari per fissarli e isolarli?
Veramente anch'io se dovessi mettere un disco rotante, lo metterei dal lato accensione. Mi sembra una sistemazione più naturale con più libertà di movimento.
Non si deve rimanere all'interno della sagoma del motore per il problema della tenuta dell'olio, ecc ecc. Parlo da profano e da progettista di moto "della domenica"...
Ogni preparatore ha le sue esperienze e le sue idee e si muove di conseguenza, la cosa più bella è conoscere le diverse scuole di pensiero.
Grazie e complimenti ancora.
Ciao Alessandro, il telaio, come puoi ben vedere è costituito da un profilato di acciaio quadrato, lavorato a punta per tenere il cannotto di sterzo e scavato a mo di sella, tutto il telaio, fa da serbatorio codino compreso. Al telaio è saldata un'intralicciatura, che tiene il forcellone oscillante, i comandi e le pedane nonchè le staffe per il fissaggio posteriore del motore, anteriormente poi, sono saldate al telaio due orecchiette che tengono ancorato il motore tramite una staffa bloccata ai prigionieri della testa, ma quest'ultimo ancoraggio al momento della prova documentata nel video, non era presente.
Per quanto riguarda il disco, certo che si deve rimanere all'interno della sagoma del motore e come diceve Claudio, il disco viene troppo piccolo, consentendo diametri di aspirazione molto ridotti, tanto da rendere impossibili prestazioni brillanti, ma così non è nel caso di questo motore, realizzato dal meccanico Zappalà che vedi armeggiare per la messa a punto, lui ha trovato delle soluzioni che gli anno consentito di montare un disco di grande diametro, ma purtroppo, fino ad ora non ho licenza di mostrare questa parte del motore e le relative soluzioni, va detto che ai tempi in cui questi motori erano in auge, lui ne ha realizzati e venduti parecchi anche in ambito nazionale e anche a scuderie all'epoca molto affermate, delle quali non ricordo i nomi, una ne ricordo, la Jollymoto di Napoli, ma non essendo fino ad ora spuntato nessun altro motore di questi, probabilmente non ne sono sopravvissuti, sta di fatto che questo sfiora i 15.000 giri e va che è una meraviglia.
Come già detto, non ho più quel telaio, che per la grande scomodità e l'interasse troppo accentuato, ho venduto, a dispetto di una storia in parte documentata (ho anche la fotocopia della fattura di vendita intestata Faccioli), che gli apparteneva e della notevole fede di nascita che appunto è Faccioli, ho conservato il motore che è destinato a trovare posto sulla ciclistica PCB originale già in mio possesso.
A voi nordici l'arduo compito di scovare la tana dove questo telaio in atto riposa, dal nord è venuto e al nord è ritornato, proverò a chiedere all'amico che lo ha rivenduto se si ricorda qualcosa o un indizio.
Grazie dei complimenti, che fatti da te, che sei un estimatore di grande competenza, acquistano una notevole valenza.
Ciao
Giuseppe