Mi allaccio al discorso di Tom. Non ho figli, ma un sacco di nipoti e avrei dato l'anima per poter fare "cose di moto" con loro; invece non gliene frega niente a nessuno! Solo uno ha avuto ben tre Aprilia Scarabeo 50, ma solo perché dove vive lui andavano solo quelli e appena ha potuto si è buttato sulla Smart, dimenticandoli in cantina mezzi rotti (ecco perché tre, non li aggiustava, li cambiava ...).
Ormai è solo questione di moda, e come tutte, ci mettono un attimo a nascere quanto a morire, comprese quelle che si ispirano al passato, anzi soprattutto quelle! Investire sulle riedizioni è un rischio enorme anche per aziende come Honda, che in questi casi fa edizioni limitate e costose (vedi Honda Dream), per rientrarci coi costi.
Corsarino e Corsaro forse non ve li ricordate bene, o forse li ricordate in paragone a quello che c'era all'epoca; sono fermi e usarli è un sacrificio. Nel box DZM ci sono entrambi, perfettamente funzionanti. Provare per credere. Oggi le cose vanno molto meglio, sia come fruibilità che soprattutto come affidabilità, ma le potenze e le prestazioni sarebbero sempre modeste, non appaganti per un ragazzino. Le 125 attuali si salvano solo perché scimmiottano le moto "grandi" che non si possono ancora guidare e quei pochi che ancora guardano le due ruote si adeguano ...
Solo un'imposizione delle amministrazioni comunali potrebbe far sviluppare di nuovo una mobilità basata sulle piccolissime cilindrate, dando loro la possibilità di entrare nei centri storici quando agli altri fosse negato per questioni ambientali e di traffico (e di ingombro, una GS 1200 tanto di moda, prende quasi lo stesso spazio di una piccola utilitaria ...). Ma a chi interessa veramente? E chi si metterebbe contro i colossi delle Maxi Enduro che non si venderebbero più?
Ci si potrebbe scrivere un libro sull'argomento; torniamo alla Moto Molini ...
Maurizio