Gatto Silvestro53 |
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| Aggiungo io qualcosa. Dei due fratelli imolesi Tosi, Ivo (credo il più giovane) ha un'officina moto mentre il più grande è modellista (nel senso che fa i modelli per le fusioni) e ha fatto i modelli per delle teste sperimentali Bugatti (EB110 per intenderci) e per Ducati Corse (ho visto di persona cose che forse non dovevo vedere, ma stavano lì sul tavolo da disegno ...). Penso che i carter di tutte le BBFT non fossero dal pieno bensì di fusione (vedi il colore sulla 80cc), come del resto i cilindri che naturalmente si facevano da soli. Conosco il motore della 125 che i fratelli Tosi hanno fatto in più versioni. Carter di fusione con cambio, primaria e albero motore Honda RS 125. Ne è stata fatta una seconda versione (che credo non abbia mai corso) con ammissione a disco sul dorso comandato da una piccola coppia conica (come l'ultima Aprilia 125 GP); credo che non abbia corso proprio perché questo sistema era poco affidabile, nel senso che nei bruschi cambiamenti di regime al cambio marcia i due micro ingranaggi avessero dei problemi. Mi è stato detto dal giornalista/divulgatore tecnico Massimo Clarke che comunque al banco questo motore desse già all'epoca (fine anni '80) ben più di 40 cavalli utilizzando un cilindro Yamaha (56x50) non so per quale motivo. L'ultima versione di cui ho visto i carter in magnesio appena fusi e lavorati, aveva il cilindro più inclinato in avanti per lasciare più spazio alla cartella del disco e non più di sei/otto anni orsono ha fornito ben 48/49 cavalli al pignone. Non male per un mezzo artigianale, vero? Dal pieno di certo si sono fatti il carburatore in collaborazione con la Meknova che ha messo a disposizione le macchine utensili. Ho chiamato sia Clarke che Ivo, ma il primo non ha ricordi freschissimi, l'altro ha la segreteria telefonica, quindi mi riservo di aggiornare questo commento appena riesco a parlare con Ivo Tosi.
Claudio, se sai qualcosa anche te, fatti avanti.
Saluti
Maurizio
Edited by silvestro53 - 5/2/2009, 20:15
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