50iniepoca - Forum dei 50 cc d'epoca

Supermono, che passione!, Monocilindriche in totale libertà

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Gatto Silvestro53
view post Posted on 9/6/2009, 14:30 by: Gatto Silvestro53
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NonMollo

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Dopo l'antefatto scritto in Moriwaki 250 su Bar Sport, riprendo la mia storia d'amore verso questa categoria che come nessun'altra lasciava spazio alla libertà d'iniziativa del singolo progettista, tecnico o semplice appassionato: 4t, 1 cilindro, 115 chili, 110 decibel (all'inizio). Tutto il resto era libero.

Quindi come ho già detto tutto ebbe inizio per rendere meno ricca di coppia la mia Yamaha TT600 ai bassissimi regimi, quando cioè nei fettucciati viscidi delle gare di Enduro, ad ogni scoppio la ruota posteriore faceva un balzo di un metro. Non sono mai stato un fenomeno in moto e in quei frangenti la mia scarsezza emergeva in modo imperioso facendomi fare delle figure di m.... Da qui la decisione di fare un motore che avesse meno coppia ai bassi ma ugualmente una buona potenza in alto, anzi se possibile un po' di più del TT di serie. Basta gare e via in officina a mettere insieme i pezzi che servivano. L'idea è stata quella di fare un motore a corsa corta che girasse ben più in alto dei 7.000 dei monocilindrici di allora. Nulla di più facile che usare un mix di pezzi originali furbescamente adattati. La partenza è stata l'utilizzo dell'albero motore della sorella minore XT 400 che avendo lo stesso motore della 550 e della 600 era perfettamente intercambiabile nei carter. La corsa passava dai troppi 84mm agli stupendi 67,9mm. Purtroppo la cilindrata a parità di alesaggio (95mm) sarebbe scesa a 481cc, ma avendo scelto i 102,1mm del kit Yoshimura venduto dalla BMC di Medicina, quella dei filtri, risalivo a 555cc; il resto lo avrei guadagnato, con gli interessi, con i giri che stimavo in circa 10.000 con le cammes hi-rev della ProTech che avevo comprato alla Omnia Racing, l'unica che faceva cammes per alti regimi per quei motori. In aggiunta la biella del 400 era più lunga del 600 per mantenere gli stessi ingombri esterni del motore; un altro fattore positivo che remava a favore del mio progetto. Fin'ora tutto materiale di serie o facilmente reperibile. Il primo materiale extra serie è stata la biella che ho dovuto far fare alla Carrillo (ad H rovesciato, naturalmente) per sostituire quella del 400 che aveva lo spinotto più piccolo. Ho chiamato Massimo Clarke che mi ha dato il telefono dell'ing Mariani che me ne ha ordinate due su misura. Nel frattempo ho fatto fare un pistone ruspante da 100mm con lo spinotto per la biella del 400 per fare qualche prova prima di aprire l'albero. Il lavoro l'ho fatto come ospite nell'officina che Carlo Fiorani (all'epoca giornalista nella redazione della rivista LaMoto) aveva aperto nel nostro quartiere a Roma insieme a Lino Tesorone (che molti anni dopo è diventato il meccanico di Federici e l'attuale di Cairoli nel Team De Carli). Nel carter ho tolto il contralbero, data la corsa sensibilmente inferiore (oggi lo fanno in molti, allora sembrava una bestemmia, ma mi sono impuntato a farlo), ho rifatto compressione e carburazione (tutto a occhio), ho montato il contagiri (la testa, la stessa delle XT stradali era già predisposta) e sono andato a provare il risultato su un lungo vialone vicino: 9.000 giri al primo tentativo! I rapporti, a causa del regime di rotazione spostato verso l'alto erano diventati lunghissimi e mi faceva terrore insistere col gas. L'aiutante di Lino si è allora prestato a provare di nuovo e (questo è un racconto, senza prove) ha letto 10.000 prima che il pistone (che avevo alleggerito eccessivamente per farlo il più simile all'originale come peso), implodesse in mille pezzettini (quelli recuperati li ho ancora in un vasetto di vetro) e la biella uscisse dal carter da tutte le parti. Il rientro a spinta con la moto grondante olio è stato tragico, ma l'obiettivo "diecimila" è stato apparentemente centrato!
A quel punto tutto il materiale, carter sani, kit Yoshimura, albero 400, bielle Carrillo arrivate nel frattempo ecc. è stato portato da Ivo Tosi (ricordate la BBFT di Imola?) per essere montato a regola d'arte.
Gare di enduro stoppate (a parte un'ultima, pessima, fatta con la Husqvarna 400 2t) e paziente attesa del lavoro di Ivo che veniva svolto nel suo Reparto Corse (nel retro della sua officina) nel tempo libero.
Che c'entra tutto questo enduro con le Supermono, direte voi. Centra, centra, perchè Ivo nel frattempo è stato male e il lavoro è andato per le lunghe (non è mai terminato) e nel frattempo ho scoperto un nuovo mondo .......

Fine della prima puntata.
Continua ......

Edited by silvestro53 - 11/6/2009, 18:06
 
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