CITAZIONE
ennedue
Bellissssima Maurizio.... se hai fatto delle gare negli anni d'oro dei supermono, non č escluso che nei box di qualche pista ci siamo incrociati. Quanto mi piaceva anche il Ducati monocilindrico ufficiale, derivato dalla 851, tesi di laurea di Domenicali.
Hai rifatto l'albero motore per accorciare la corsa? Che forcella monti?
Non ho corso in Supermono, ma ho frequentato Monza, Misano, Mugello, Magione, Vallelunga e Binetto solo per vedere le supermono nel paddock, soffermandomi principalmente da Moretti e Dal Maso di cui sono diventato amico; ci siamo incrociati di sicuro.
Quando č stata presentata la Ducati Supermono, come tutte le successive moto disegnate da Terblanche, non mi č piaciuta, ma č stata la prima vera (Gilera Piuma a parte) supermono da corsa non derivata da roba di serie adattata. E' stata la causa della progressiva morte della categoria perchč si correva solo per il secondo posto e chi aveva voglia di primeggiare, gradualmente ha smesso di sviluppare materiale non vincente, a parte la Fuchs/Suzuki BMR 800, valvole radiali e condotti verticali con cui la bella Katia Poensgen ha vinto l'europeo. Di Ducati Supermono ne hanno fatte solo 66 in tre anni per tutto il mondo e giā l'ultimo anno (1995) per averla si offrivano anche 50.000 dollari (col dollaro a 2.500 lire). Dai 75 cv. della prima versione 550 cc (100x70) si č passati agli 81 della seconda da 572 (102x70) a 10.500 giri; quando passava sul dritto sembrava una bicilindrica in confronto alle altre.
Dato che la Ducati non si č mai decisa a farne una versione stradale, recentemente all'estero hanno proposto una replica targabile (dal britannico Alistair Wager) e una rivisitazione (solo virtuale?) dell'olandese Oliepeil.
Ecco un po' di foto:
l'originale
l'inglese targabile
l'olandese attualizzata
il disegno del motore
il particolare del "batacchio"
il motore dall'altra parte
Edited by silvestro53 - 11/6/2009, 18:09