CITAZIONE (FIFTYMANIA @ 20/2/2013, 11:09)
in effetti è in tutto e per tutto paragonabile a un tubone, il telaio a sezioni quadrate è stato un probabile tentativo di creare un'alternativa alla sezione rotonda, siamo nel 1968 e quindi, come osservava qualcuno, iltubone esisteva già ma non era così di moda da dettare regole costruttive e questo poteva evidentemente permettere di inventare qualcosa di originale. Esteticamente devo dire che, soprattutto dopo il restauro, risulta piacevole, nonostante la presenza di alcuni particolari "economici", ma si sa, i tuboni non sono nati con componentistica di gran pregio, in quegli anni il College non aveva nemmeno gli ammortizzatori dietro
Detto questo i particolari delle forcelle e degli ammortizzatori squadrati sono davvero inquietanti, ma la loro unicità li rende davvero particolari. Confermo di non avere mai visto altrove questo modello, e nemmeno altri modelli simili di altre marche, anche se il numero di telaio potrebbe far pensare a una produzione in serie abbastanza abbondante (ma sappiamo che in quegli anni non è assolutamente una certezza).
Se qualcuno trovasse incidentalmente della documentazione potrebbe essere interessante saperne di più.
Da appassionato di tuboni ti faccio i complimenti, più per il restauro (che sembra comunque ben fatto) per il ritrovamento, mi piacerfebbe averne uno uguale nella mia collezione
Ciao,
in effetti questo FMB TELAIMOTOR "TUBONE QUADRONE"
è veramente particolare.
Potrebbe essere anche stato un prototipo poi messo in vendita in esemplare unico; infatti non bisogna far riferimento al numero di telaio.
Ci sono altri FMBZ in circolazione , ma sono totalmente diversi.
QUEL NUMERO DI TELAIO E' IL NUMERO PROGRESSIVO DELLA PRODUZIONE TOTALE della Fmb Telaimotor, per cui nella numerazione erano compresi sia le moto ed i ciclomotori prodotti,
come ho potuto appurare confrontando altri dati di altri modelli.
Molte ditte usavano questo criterio di numerazione, a parte ovviamente indicare prima il tipo di modello con apposite sigle
Specialmente in occasione dei Saloni del Ciclo e Motociclo, le ditte, proponevano dei modelli in esemplare unico, tanto per saggiare l'interesse del pubblico.
Poi, a volte, non seguiva una produzione in serie, o per un accoglienza tiepida dei potenziali compratori, oppure per costi di produzione che non erano convenienti.
Rimane comunque un usempio di tubone in quasi stile Futurista.
