TESTI 50... QUALCUNO LO CONOSCE?

Ciao,

è vero a volte capita di prendere come riferimento un mezzo restaurato e poi dopo un po' ci si accorge che chi lo aveva restaurato, si era preso quelche "licenza poetica" come dici giustamente tu.

Il fatto è che poi magari chi restaura un mezzo riferendosi a questi mezzi non fedeli al 100%, poi nel corso del restauro anch'egli per mille motivi, si lascia ad andare a qualche interpretazione di troppo.
Poi se qualcuno prende a sua volta come riferimento quest'ultimo mezzo restaurato, ecc. ecc. le modifiche si perpetuano .

Esatto ed è proprio così che alla fine ci sono moto che non sembrano neppure fatte dalla stessa azienda, sia per i motivi che avete detto ma anche e sopratutto perchè ora si tende a verniciare con le nuove vernici (decisamente più gonfie e lucide, cromature che manco la Brough Superior aveva (negli anni 70 le cromature eranodi tipo industriale e moolto magre), bulloneria ultra extra lucida o addirittura acciaio inox quando prima erano o brunite o zincate alla meglio, selle stragonfie, carter tirati a lucido ecc, ecc..
Per questo motivo che un buon conservato non ha prezzo ma purtroppo raramente sono in condizioni tali da non richiedere interventi pesanti.
Io consiglio sempre di attenersi alle foto dell'epoca delle riviste e, nei casi dove presenti, ai depliant originali, attenzione però ai depliants economici in B/N e spesso ritoccati graficamente (es.Guazzoni).
Questo se si vuole essere talebani del restauro, se invece le moto si usano e magari sono anche personalizzate sia in prestazioni che ciclistica, beh allora ogni cosa è concessa, il problema non è del proprietario ma di chi eventualmente si ispira per il proprio restauro (convinto di fare bene) e non sa valutare queste cose.

Sono sul forum del RST ma non posso accedere in tutti i topic...non sono iscrtitto al RST

No, ed il problema è quello, finchè non si convince mio zio non potrò mai essere un Testista!
Spero però che mi daranno la possibilità di accedere almeno al topic del "mio" mezzo anche non essendo iscritto con loro...

Innanzitutto mi scuso se commetto errori di inserimento. Questa vecchia discussione mi interessa particolarmente perchè, come ho detto nella mia presentazione, ho iniziato a cavalcare un 50ino nel lontano 1966 e proprio con un testi Telestar. NO! Non è un Telestar ma un Grand Prix 3 marce al manubrio del '64. Il Telestar, oltre alla doppia marmitta aveva un evidentissima lingua metallica sul serbatoio dove si agganciava la protuberanza della sella. Il parafango anteriore avvolgeva quasi tutta la metà ruota superiore e due finte prese d'aria al tamburo anteriore.
Ciao.

........................dimenticavo: il Testi Telestar 48 aveva una colorazione unica ed era grigio metallizzato con finiture rosso fuoco bordate in nero.

questo raffiguato e' il TESTI GRAND PRIX .io l'ho avuto nel 1965. ed acquistato a San Damiano d'ASTI dal rivendore Ferrero..Aveva 3 marce con cambio al manubrio..motore Minarelli ..purtroppo era abbastanza depotenziato ..
ricordo con dispiacere che perdevo spesso le sfide in salita molto presenti nel territorio del Roero con mio cugino che aveva un Gitan.. mio fratello ed io abbiamo avuto in quei tempi fantastici quasi tutti i cilomotori prodotti dalla Testi.

il weekend cross di colore viola..serie con serbatoio uguale al grand prix con il quale mi procurai una rovinosa caduta nel centro di Torino..
il Trail King versione 1969
il modello sportivo x eccellenza era il Telestar..che che il rivenditore mi spaccio purtroppo ' per il Grand Prix che mi fu regalato dal nonno e ricordo ancora che lo pago' L.95 MILA nel 1965..

il Grand Prix lo demolito due anni fa..Glia lrtri modelli li abbiamo demopliti nel corso degli anni

La TESTI era veramente un'azienda all'avanguardia in quei favolosi anni 60-70

Ing.Giancarlo Sacco-Torino