Ciao a tutti e Buon Anno!
Come proposito per l’anno che verrà, anzi che è già arrivato, io di mio ci metto il restauro di un FMB SS.
Non è messo male, ha il suo telaio con la classica curva dietro all’attacco motore posteriore, il suo P4 con testa Brevetto (alleggerita brutalmente con trapano!) e quasi tutti i suoi pezzi originali, manca solo lo sportellino laterale sx. Se qualcuno ce l’ha e non gli serve o sa dove trovarlo, grazie!
Come curiosità ha il doppio cicalino del clacson, una chicca che non avevo mai visto, anche se ha una forcella di quelle standard che montavano tutti gli assemblatori ma con gli attacchi per i due clacson.
Questi sono gli aspetti positivi, i negativi sono che non fa scintilla, ha un prigioniero rotto nel basamento , non ha il libretto e non ha il “famigerato” codice IGM poi DGM stampigliato sul telaio, quindi, a meno che qualcuno in possesso di analogo mezzo mi mandi il numero di omologazione come bel regalo di inizio anno, oltre allo sportellino sx (ancora grazie!), al momento della eventuale immatricolazione pioveranno cani e gatti!
Fatti i primi lavori di smontaggio mi è venuta voglia di conoscere qualche cosa in più sulla per me sconosciuta Fmb. In attesa di recuperare a qualche mercatino il numero 12/2013 di EpocAuto che ha fatto un servizio dedicato alla FMB Telaimotor e il numero 44 di Motociclismo del 1960 dove si parla di FMB, ho sgaruffato un po’ in rete trovando poco materiale e un grande dubbio: ma non è che c’era lo zampino di Minarelli dietro a questo semi-sconosciuto assemblatore? Lo dico perché la sigla FMB è fin troppo simile a FBM, così come il marchio e soprattutto, nel bellissimo reportage su Arteno Venturi sul sito Fantichistisettanta
http://fantichistisettanta.forumfree.it/?t=68307701 c’è la foto del Gimcross di Poggio Renatico (in allegato) in cui il commendator Minarelli in persona posa con la coppa tra i due piloti, dietro ad una FMB! E’ vero che la FMB montava un motore Minarelli ma non è strano che proprio la FMB fosse l’unica a farlo? Tra l’altro di quel motore sembra dimenticarsi la stessa Minarelli che raccontando le sue origini cita solo il motore 125 orizzontale che equipaggiava il Gabbiano e il Vampir 200:
(tratto dal sito
www.minarelli.com/azienda.html )
Le origini della Motori Minarelli vanno ricercate nella F.B.M. (Fabbrica Bolognese Motocicli) fondata nel 1951 da Vittorio Minarelli e Franco Morini.
I primi prodotti sono moto complete, fra cui l'originale Gabbiano (125cc) con motore monocilindrico orizzontale a due tempi, cui fa seguito il Vampir, da 200cc 4 tempi con cambio a quattro marce e velocità di 110 Km/h. Accanto a queste moto complete, nel '54 si iniziano a produrre motori da 48cc per ciclomotori.
Nel 1956 si abbandona la produzione di moto complete e la F.B.M. concentra tutte le sue energie nella produzione di motori a due tempi per ciclomotori e motocicli. Sempre nel ‘56 i due soci si dividono e Vittorio Minarelli costituisce la F.B. Minarelli in uno stabilimento che occupa 2.000 mq dove, con una ventina di dipendenti, si riescono a produrre, tra destinazione agricola e stradale, fino a 70 motori al giorno. Da Bologna, i motori Minarelli prendono la strada, oltre che per l’Italia, per l’Europa e il Sud America.
Sappiamo però che nello stesso periodo in cui l’azienda assume il nuovo nome FB Minarelli, nel 1957, sono presentati tra gli altri il motore di 150 cc monocilindrico a quattro tempi con distribuzione ad aste e bilancieri e cambio a quattro velocità, mentre nel 1958, è costruito un motore a quattro tempi di 125 cc, con le stesse caratteristiche di quello da 150 cc. Sono quelli che equipaggiano le FMB delle foto di A. Venturi, infatti. Ma sarà un caso che la FMB sia nata proprio nel 1957 quando Minarelli dà origine alla FBM? E sarà un caso che questi motori sono utilizzati proprio dalla FMB, e solo da lei, come riporta il Motoclub storico Conti (che tra l’altro la riporta come MFB !) :
MFB 1957-64 : Operativa dal 1957 al 1964. Motoleggera costruita agli inizi degli anni sessanta dalla Telaimotor di Bologna. È realizzata nelle versioni di 75 e 125 cc a due tempi e 175 cc a valvole in testa. I motori sono Minarelli, a due e quattro tempi.
tratto
www.motoclubstoricoconti.it/MarcheMoto/MarchemotoM.htmPoi anche i marchi mi sembrano davvero troppo simili! E’ vero che all’epoca ci si scopiazzava allegramente, non c’era il garante e tutte le marche di moto avevano una o due ali nel loro stemma, ma le stesse lettere, dentro ad uno stesso triangolo con le stesse ali stilizzate…un po’ troppo no?
Mi piacerebbe conoscere qualcosa di più di questa marca, anche perché la similitudine dell’acronimo e del marchi hanno anche creato e continuano a creare “mostri”. (vedi allegati) Basta digitare FBM sui siti di vendite dell’usato on-line per trovare in vendita FMB tristemente ed erroneamente restaurate sotto mentite spoglie. Un peccato, perché penso che la FMB Telaimotor meriti il suo posticino nella storia del motociclismo e chissà che scoprire alle sue origini lo zampino del Cav. Minarelli non le dia maggior lustro o almeno le conceda finalmente di venire riconosciuta!
Foto 2 : dicono FB Minarelli 125 4 tempi del 1955 (mi permetto di dubitare….)
Foto 1: dicono FBM 50 (sarà….!)
FMB 48 ss