Questa discussione si è arenata! Sicuramente per mancanza di informazioni sul motore Ferrari ...
Lo' ho riguardato bene e credo di aver capito un paio di cose che in un primo momento mi erano sfuggite.
- I condotti affiancati che escono dalla testa sono di scarico.
- Con lo scarico controllato dalle valvole non occorrono più le espansioni.
- Il collettore 3 in 1 è in realtà solo un condotto dell'acqua di raffreddamento (in entrata o uscita?).
- Le tre luci ovali sottostanti restano un mistero per me (ancora liquido di raffreddamento?).
- I condotti di alimentazione, verosimilmente racchiusi in un airbox messo in pressione del volumetrico, hanno due iniettori cadauno.
- Non vedo la presa di forza del volumetrico, normalmente a cinghia dentata.
- Dalla posizione che hanno i condotti, la fase di aspirazione (anzi, di lavaggio/riempimento forzati) sembra controllabile dal pistone con l'iniezione fasata di carburante solo a fine lavaggio, prima che le luci di travaso chiudano definitivamente. Non essendo necessario il carter-pompa, la "luce di aspirazione" tradizionale non dovrebbe esserci più.
- La parte che sembra un coppa dell'olio, potrebbe avere realmente questa funzione, dato che non c'è più comunicazione fra i volumi superiore e inferiore delimitati dal cielo del pistone.
Questo motore aveva già 130 cavalli a soli (per un due tempi) 5.000 giri.
In definitiva sembrerebbe un mix fra il concetto Orbital e i vecchi due tempi turbodiesel.
Peccato non saperne di più da fonti autorevoli ...
P.S.: ecco un altro motore Ferrari degno di essere ammirato: un monocilindrico (per gli sviluppi al banco dei motori di Formula 1) da 290cc e 60 cavalli, del 1992. Dopo 25 anni, leggermente adattato, sarebbe buono oggi per una Moto3 ...
Att.ne: non guardate il groviglio di tubi della seconda foto. E' il gruppo di una bancata del 12 cilindri appoggiato poco davanti al motore ...
