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| CITAZIONE (ZetaZeta @ 18/2/2018, 07:10) Tendo a un approccio conservativo: su mezzi con componenti logorati dal tempo, pardon, d'epoca, meno si tocca e meno si rischia di far danni. Che ci crediate o meno, ho rotto diverse volte la parte in ottone dell'interno della pipetta. Per me se la candela fa una bella scintilla blu non c'è bisogno di smontare la pipetta per concludere che l'impianto è a posto, se la scintilla è bruttina allora smonto la pipetta e verifico se il filo da una bella schiccera oppure no. Guarda che io non do questo consiglio a caso...e neppure l'ho inventato io questo sistema di "controllo"...il fatto di provare le accensioni in quel modo è quello che ha insegnato per anni il N°1 delle accensioni,tradizionali e/o elettroniche oltre che maestro assoluto nelle telecomunicazioni,in Italia. Oltre ad altre cosette...è colui che ha firmato l'accensione di una certa Lambretta Innocenti,la prima accensione Ducati Elettronica e,per anni e fino alla chiusura responsabile tecnico ( e progettazione ) alla Motoplat...sue pure accensioni "dedicate" impiegate nel motomondiale,alla Parigi Dakar ( Ducati ) in Aprlila,Minarelli,Gilera...ecc ecc. Lui mi ha insegnato diverse cose e io,mi limito a consigliarle in caso di bisogno...diciamo che la prova col cavo senza pippetta,è quello che più di tutti si avvicina alla simulazione che si fa sul banco prova bobine e accensioni...scimmiottando la scintilla che su quel banco deve scoccare fra due punte contrapposte che hanno la distanza regolabile proprio per vedere potenza,regolarità e lunghezza della scintilla...oltre al colore,naturalmente.
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