Marcellino Lucchi inziò con questa ..

Me lo ricordo io. Con il supporto dell'Aprilia la O.Z. aveva ripreso il lavoro fatto da Fior (pilota e telaista francese) con la 250 e lo ha portato avanti per un po'. Il sistema originario di Fior, più semplice dell'evoluzione O.Z., mi piace da matti e ce l'avrò sulla mia bici. Scusate l'OT, ma la sto montando in questi giorni
Maurizio



Edited by Silvestro53 - 28/11/2012, 14:07

Sì, è la rotoassiale accennata da ettoiffi.
Tutta la roba di O.Z./De Bei era diventata troppo complessa, troppo poco motociclistica. Nulla a che vedere con quella a quadrilatero deformabile che è stata usata molto nel passato (Guzzi, ecc.) ed è stata "rivisitata" con successo da BMW nelle sue moto attuali (chi le ha provate sa di cosa parlo).
Maurizio

Britten. Pochi anni fa. Un paio le ha Crepaldi, quello della Vun e della Du. Era amico di John Britten e ci faceva correre qualcuno nella Bot qui in Europa. Ho avuto la fortuna di vederne una dal vivo ai box a Monza una ventina di anni fa. E ha stravinto la Bot. Quando Britten è morto, giovanissimo, di cancro, lo sviluppo si è fermato dato che faceva tutto lui, dal motore all'ultima vite. Crepaldi mi sembra le abbia fatte correre ancora qualche anno. Non so se le fanno correre ancora.







Da notare che la moto non ha il telaio, ma un traliccio per la forcella attaccato sulle teste per l'avantreno, il forcellone direttamente infulcrato sul carter e una mensola per la sella; tutto in carbonio, come la Ducati di Rossi/Hayden prima del telaio di alluminio.
Maurizio