Tomos

Un bel libro sulla storia della Tomos , il nostro amico Janez Peter Grom c'è la messa proprio tutta la passione per scrivere questa opera e insieme al Museo Grom di Vransko Slovenia ora lo commercializza,il costo 80,00 euro (bisogna metterne in conto altri 20,00 euro per la spedizione), di positivo anche il testo in italiano.

Non ho resistito al richiamo di questo libro, così me lo sono fatto spedire.
In verità non avevo mai visto niente di simile nella editoria motociclistica,la storia di queste 50cc Tomos , un librone da Kg.3,500 con quasi 600 pagine a colori, 350x230,ben fatto, una passione che non si puo' neppure provare a descrivere,mostruosa è dir poco, complimenti Sig. Grom, il suo lavoro è da 1° della classe, ed è pure scritto anche in italiano!!Il libro finisce con alcune interessanti considerazioni di storia della ex Jugoslavia ,siamo a pagina 565!!!
Non rammaricarti Peter se la Tomos non è arrivata ai risultati che poteva ambire, i motivi li spieghi tu stesso, penso che oggi sia ugualmente importante che la sua storia venga raccolta dagli appassionati di tutto il mondo.

Qualche foto no ????

Non dimentichiamo che Gilberto Parlotti, in sella alla Tomos, vinse dei Campionati Italiani.

Malanca70.

Ciao SuperMalancò,

mi ricordo che avevo visto su Motociclismo,

che la Tomos aveva fatto nei primi anni '70, persino un 50 prototipo da competizione con il telaio fatto con una specie di monoscocca in fibra o materiale plastico.

Qualcuno ha notizie in merito.

Questo ?????



Uploaded with ImageShack.us

Marcello,te possino...mi vuoi far stare male? Quel Tomos col numero 3,in secondo piano era il mio...unico inimitabile...col telaio bassotto in tubi,NCR made...!

E che non lo so Robè.

E Ti invidio anche.

È possibile avere qualche notizia in più su questo libro sarei interessato all acquisto
Grazie mille

Era molto prima di questo, ancora nell'era del freni a tamburo. Praticamente il "padre" se non il nonno di questo .

Ma la scocca era costituita da un telaio in tubi inglobato nella resina?

Vedo con piacere che il libro interessa, diciamo che gli interessati possono richiederlo a questo indirizzo: [email protected]
Ho visto le moto di Parlotti e Rinaudo nelle varie evoluzioni,niente di eccezionale, ma non credevo che questa piccola casa motociclistica avesse progettato precedentemente tante piccole GP50cc,modelli sempre innovativi e originali per l'epoca,specialmente la D9 del 1965, si vede chiaramente che ad un certo punto c'è stato uno stop alla progettazione e una imposizione dall'alto,taglio ai fondi presumo,quindi il ritorno ad un carter quasi di serie ha affondato studi ed idee del grande Ing.Imperle.
All'epoca di Parlotti in tanti si chiedevano come mai questo 50ino dalla apparenza cosi' semplice otteneva dei bei risultati e addirittura vinceva il campionato italiano nel 1969, e ..leggendo il libro ne troviamo i motivi.
Ringrazio l'autore che menziona tutti i componenti di questa gloriosa squadra corse, facendolo chi legge questo libro li onora del lavoro svolto.

No quelli con il telaio stampato in lamiera li conosco,

quello a cui mi riferisco, era proprio un monoscocca in fibra, probabilmente era un primo studio anni '70 per questa soluzione.

Ricordo che era su un Motociclismo dei primissimi anni '70; poca roba, una foto con didascalia, a corredo di un resoconto di gare, ma chissà quale .

Qui inquadrato anche il polso destro di Parlotti


31 Rinaudo,29 Orsenigo Tomos NCR.

Modena 14 marzo 71 prima prova di campionato italiano,il fazzoletto bianco è di Orsenigo
mentre il Tomos con telaio in vetroresina,secondo me,in quella occasione non ha corso.


Ancora Modena 14 marzo 71 un tecnico-pilota della Tomos
mentre scalda la moto di Parlotti.

Bellissime foto, grazie Binassi Piero, questi i contributi concreti apprezzati, sulla questione telai vorrei aggiungere che la Tomos sbalordi' il paddok del Nurburgring con la D9, siamo nel 1965 e' il 1° telaio è in vetroresina ( a proposito non riesco a mettere le foto).