Da qualche parte volevo scrivere " questa cosa" e ho deciso di farlo qui...
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Oggi, per lavoro, in mattinata sono andato all'ospedale di Frosinone. Prima di partire avevo guardato sulla mappa in rete dove fosse di preciso per non andare in giro inutilmente seguendo i cartelli stradali. Sorprendentemente, così a occhio, mi sembrava fosse all'interno del quadrilatero di strade che una volta formava il circuito stradale di Frosinone; oggi ci sono delle rotonde che confondono non poco chi cerca riferimenti con il passato, ma ne ero sicuro al 99%. Uscito dalla Roma-Napoli al casello di Frosinone, sulla direttrice che porta alla cittadina, più o meno a meta strada (qualche minuto), sono arrivato a destinazione. Malgrado gli anni passati (1975), ho riconosciuto subito l'inizio, in leggera salita, di uno dei quattro lati che formavano il circuito, quello del rettilineo di partenza. Su questo tratto ora si trova proprio l'ingresso dell'ospedale e quindi l'ho imboccato con un po' di emozione, cercando qualche riferimento "d'epoca" ... Niente da fare, ormai è una strada con un bel traffico e dove speravo di vedere il piccolo piazzale che una volta era il "paddock" (il piccolo spiazzo/parcheggio di un bar), ho calcolato ci fosse oggi uno degli ingressi dell'ospedale!
Ho fatto io mio lavoro nella struttura sanitaria e, una volta finito, non potevo mancare di continuare il "giro di pista"; il percorso non è stato cancellato dall'evolversi e lo svilupparsi della città e, anzi, il secondo e il terzo tratto del quadrilatero sono rimasti come una volta, quasi strade di campagna, strette e con le casette basse.
I miei ricordi non coincidevano esattamente con la realtà; nel tempo la mia mente aveva "semplificato" il tracciato, sia un po' le curve, che soprattutto le distanze. Ma una volta rimesse le ruote su quell'asfalto (in alcuni tratti doveva essere proprio quello, date le buche ...
), tutto è tornato prepotentemente alla memoria, compreso come si facevano le poche pieghe (in pieno), le staccate e le curve da 90°. Mi sono sorpreso nel pensare che un piccolo curvone il leggera salita lo facevo in accelerazione senza neanche "pelare" (ho la foto "in carena") con il motore dell'epoca, mentre oggi, con i nostri Corsa Corta, bisognerebbe chiudere quasi del tutto, perché ci si arriverebbe con tutt'altra velocità. Al tempo, sul P6, quei tre (o forse più) cavalli in meno facevano una bella differenza, soprattutto se consideriamo che le espansioni non erano all'altezza di quelle che abbiamo oggi, al pari del cambio e del carburatore che, per regolamento, era da 17mm.
Mi ero presentato a questa gara, già da allora, con Sandro RC116, accettando l'invito di Paolo Priori, che volendomi "rifilare" il suo MotoBimm, mi ha dotato di tutto l'occorrente: moto e abbigliamento completo. Fino ad allora avevo fatto solo fuoristrada e non avevo idea di cosa fosse una gara di velocità. La giornata è stata entusiasmante, almeno per me, anche se sfortunata ...
. Sandro ha grippato vedendo sfumare la sua partecipazione per mancanza di ricambi, io per paura che potesse succedere anche a me, per di più con un mezzo non mio, sui due rettifili più lunghi, quando prendevo tutti i giri in sesta (ero un po' corto), chiudevo il gas e mi passavano da tutte le parti. Anche se in staccata qualcuno lo riinfilavo, ho realizzato il 21esimo tempo (su 20 ammessi alla partenza), non qualificandomi per inesperienza e troppa prudenza ...
Eccomi in una 90° (quella dove oggi non c'è ancora una rotonda). Non trovo le altre (box e curvone in salita)
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Ecco il "quadrilatero". Le rotonde non c'erano e quelle curve erano molto più secche.
Edited by Gatto Silvestro53 - 25/1/2017, 00:34
per farmi firmare un'autografo. 
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