Forcella Earles

Abbastanza vecchieto il guazzoni in foto.

Cercando Earles, tanto di cappello per l'idea. E' stata montata su tantissime moto e anche di marca Italiana.





Cerca e ricerca, mi pareva che la mia idea di montare la Earles contraria non cera: se poi non va bene amen.





Ora gustiamoci il GP di G.Bretagna.

Leggo solo ora questa bella discussione. La forcella Earles è un brevetto di Ernst Earles dato in licenza a diverse case. Fa parte della famiglia delle forcelle a braccio oscillante e la caratteristica (che è poi il brevetto) è che l'asse di rotazione del braccio è al didietro della ruota mentre normalmente nelle forcelle non Earles si trova all'interno del diametro ruota, davanti o dietro all'asse ruota. Per la sua geometria ha effetto antidive e quindi si alza in frenata. E' più robusta di una telescopica per quanto riguarda la flessione laterale. Permette di variare rapidamente l'avancorsa e l'angolo inclinazione semplicemente portando avanti o indietro il braccio oscillante rispetto all'asse di rotazione. Per questi motivi è usatissima nei sidecar.
Con ciò a mio avviso finiscono i pregi e iniziano i difetti se montata su una moto sciolta.
Alza l'avantreno e ha inerzia superiore rispetto ad una telescopica. Infatti l'Hercules, che conosco, è un vero cancello da guidare in fuoristrada. Però alla fine anni '60 non c'era molto da scegliere tra le 2T da regolarità e da qui la loro diffusione. Alla fine anche loro hanno abbandonata la Earles per una Ceriani.

Edited by mpe - 26/8/2019, 22:41

Ottimo ci voleva una spiegazione da un Ingegnere!!
Questo intendevo per peculiarita della Earles che non mi ricordavo, grazie
ciao

Credo che con mpe e gs73 , il discoso forcelle Earles è stato chiarito, mentre consiglerei a gs73 di tralasciare la prova su l'Hercules, visto non la più giovane età della moto e del pilota.

Per la prova no problem , nonostante l'età (62) l'altro giorno (il 12 agosto) con un due amici (uno munito di trial anni 90, io ed un altro amico con due Gilera del 1978 a disco rotante (non propriamente adatte alle mulattiere), siamo saliti fino a 1300 metri senza problemi , o meglio la solita caduta in mulattiera causa benzina che non veniva pescata dal rubinetto per la pendenza, ma nulla di che.
Giro di 80 km di cui solo 3-4 di asfalto.



dove vado domani in Liguria di Hercules ce ne sono due un 50 ed un 125 ma credo che saremo troppo intenti a mangiare, e poi di Massimo (MPE) mi fido se dice che frenando si alza c'è da crederci

Questo è il brevetto depositato da E.Earles. La prima rivendicazione è che mantiene il passo quasi invariato (cosa che con la teleidraulica non avviene)

Mmm, beata gioventù.
Godete la moto e le mulattiere finché potete. Perché più avanti le vedrete in foto come me.
In Liguria, scegli la mulattiera gastronomica che è meglio.
Manca l‘immagine del trial, grazie


mpe, questo è il dolcetto a fine pasto. Perfetto.

La scorsa settimana da un amico meccanico c'era questa Sachs credo ex militare, anni '80:

Non ho messo la foto con anche il trial che ho per motivi di privacy, si leggevano le targhe e, della mia quella in primo piano non ho problemi, delle altre devo chiedere prima di metterla, visto che ora fare fuoristrada è considerato un crimine di guerra
Comunque il trial è un beta 300cc TR34 mi sembra del 1992.

Oggi abbiamo mangiato e ammirato le moto, mi è stato confermato che l'Hercules frena in modo strano, sicuramente non si affossa come la telescopica ma spinge di più in avanti quindi a volte può far scivolare la ruota.
E' una forcella non proprio istintiva e che richiede un pò di pratica , l'ammortizzatore di sterzo è ampiamente consigliato.

alluminio, bella e ben tenuta la moto, un po meno il colore. Ok

gs73 , si fa il fotoritocco alle targhe.
Appunto, mi domandavo nessun problema a circolare. E' anche vero che le vostre passeggiate sono più ampie, vorrei dire dispersive. Le mie erano ai limiti della città.
Trovavo molta gente sul sentiero, e io per non creare problemi, aspettavo il momento idoneo per passarei. Alcuni non si spostavano dal centro del sentiero, solo quando si spostavano allora salutandoli passavo. Ci restavano male loro.

E si è come il problema del Ciao Piaggio.

L'importante che la parte culinaria è andata bene.

Si lo so che è possibile fare il ritocco e con il sistema che usavo prima (window) lo facevo ma ora uso Linux ed è più macchinoso e non ricordo come si fa.
Per circolare ed essere meno invasivi possibile, nei giri che facciamo da soli non certo nelle manifestazioni autorizzate dove ci sono i permessi e anche se siamo in tanti no problem, ci comportiamo cosi:

- giorni feriali e possibilmente non nei ponti ecc. essendo noi in poensioni possiamo scegliere (infatti era il 12 e non il 14 o 15 agosto)
- non più di 2-3 moto
- uno dei partecipanti deve essere del posto o conoscere i sentieri
- mai ripassare dallo stesso posto sopratutto quando ci sono case o cascine o animali al pascolo
- quando ci si ferma per riparazioni o problemi non lasciamo mai a terra immondizia o pezzi , riportiamo via tutto compresa la bottiglietat d'acqua vuota!
- quando si incontra pedoni (sopratutto se con animali, cani ecc.) o ciclisti caliamo il gas notevolmente e passiamo molto lentamente salutando.
- se troviamo un ramo o tronco caduto di traverso sul sentiero se possibile lo spostiamo
- anche nei punti veloci dopo ci aspettiamo sia perchè potremmo sbagliare strada ma anche per constatare che tutto è OK

Nonostante questo qualche cafone lo troviamo cioè che pensa che la montagna sia solo sua e che lui può andare perchè non inquina essendo in bici o a piedi mentre gli altri no, che mi fa paura è il discorso del filo, ci sono stati casi di bastardi che tendono il filo ad altezza di collo per far cadere motociclisti o ciclisti, ecco anche perchè evitiamo di passare nello stesso posto.