Posts written by pacotom

Ciao, Alessio NARD

Un capolavoro!!! Complimenti a mamma & papà

Posso confessare una cosa? Sto topic non l'avevo proprio visto, 117 pagine, sarò cecato? Ho cominciato a leggerlo con interesse via via crescente, poi diventato AMMIRAZIONE SCONFINATA! Ma è incredibile, si fa tutto da solo, di sana pianta? E che precisione, che accuratezza, chissà quanti anni di studi specifici, scuola, laboratorio... poi leggo che è AUTODIDATTA e vado a nascondermi nel wc!
Max, qualsiasi cosa aggiunga, sarebbe riduttiva, per cui coi complimenti mi fermo qui, le prossime 117 pagine non basterebbero!
Una cosa però non l'ho capita:

Ma quei cilindretti con tanti cilindretti dentro come li fai???

Ma secondo lui un motore che non si accende non ha niente che non va? Veramente un fulgido esempio di Customer Care & Satisfaction, un vero signore! Ma chi si crede di essere? Io sarei andato dai Carabinieri, altro che lesa maestà per averglielo riportato!

Certe impennate...

Forse perché una risposta NON ESISTE! Come sai bene, i 50 sono stati sempre limitati per legge e ogni proprietario sceglieva se lasciarli così (e spingere in salita) o fargli qualcosa. Chi metteva semplicemente un collettore maggiorato, chi un carburatore da 16, chi da 18, chi da 19, chi un 22, chi soltanto un’espansione, chi elaborava radicalmente cilindro pistone, travasi, testa e tutto il resto, girando con un mostriciattolo che si beveva anche qualche 125… ma dopo una settimana era da buttare!
Quindi le tue domande sono abbastanza ingenue (che vuol dire “quanto tempo impiegano”? L’accelerazione da 0 a XX (come per le moto?) E chi l’ha mai rilevata? E come si calcola, secondo te, “la potenza dei freni”? In m/sec., in joule, in Kcal? Ognuno frenava a modo suo, dipende dalla massa, dalla velocità raggiungibile, dallo stato di usura dei freni, delle gomme… !
La tua scelta iniziale, Gilera 4V, era la più azzeccata: motorino robustissimo e affidabilissimo e che, toccato bene, andava pure forte (avevo un Trial 5V). Molti altri erano assai più delicati e dubito che l’idea di usare un epoca come mezzo di tutti i giorni sia valida! Trovare i ricambi è un problema e un meccanico che sappia metterci le mani ancora di più. In pratica sarebbe come se uno comprasse una Giulia del 73 per andarci in ufficio nel traffico e partire nei week end: una settimana di uso e un mese in qualche rarissima officina specializzata! Ci vuole un libretto di assegni a fisarmonica!
Conclusione: se ti serve un mezzo di trasporto affidabile e longevo, uno scooter o un ciclomotore moderno sono l’ideale. Il 50 d’epoca si tiene come 2^ moto, si tira fuori ogni tanto e si tratta coi guanti.

Apposta il cross aveva 2 corone!

Diciamo un bel po' più di qualcosa, risusciterebbe!

Mi pare di capire che l'idea del trapianto del 125 l'hai scartata. Mi spieghi cosa te ne facevi di un soprammobile da usare di nascosto a rischio confisca?

Certamente! Quando ti fermi puoi pure abbassare la tapparella!

Direi che il sopralluogo è d'obbligo, per verificare se il numero di telaio
1) è stato limato (nel qual caso avvisare immediatamente la Polizia o i CC) oppure
2) c'è ed è leggibile, nel qual caso si trascrive e si fa un accertamento per vedere cosa risulta.
Se è oggetto di furto, ci si riconduce al caso precedente.
Se risulta pulito, si torna in loco a cercare il proprietario (del tubone o del terreno) e si avvia un discorso.
Se non si trova, il terreno è di libero accesso e il coso non è di provenienza furtiva, siamo in presenza di un relitto (letteralmente, bene mobile abbandonato e privo di proprietario) e ce lo possiamo tranquillamente portare a casa, per risuscitarlo, prenderne ricambi o metterlo sulla TV come soprammobile o appeso al tetto come lampadario: è soltanto un pezzo di ferro abbandonato!

Ma andarlo a vedere, prendere tutte le informazioni e poi decidere, ti fa così schifo? Così non ti resta il rimorso di non averci neanche provato? Se hai mezza giornata, vai, no?

Diametro a parte, la lunghezza non influenza l'erogazione, la coppia e il tiro ai vari regimi? O ricordo male io?

Complimenti per il gran lavoro


questa è la cosa più bella e toccante che hai scritto!

Boh, preferivo l'astina. Se funzionava, il problema qual è, solo estetico? Piuttosto, il pedale non batte sulla marmitta?
Splendido restauro, comunque, complimenti (certo che una forcella più dignitosa sarebbe la morte sua!)